BANDI DI IDEE 2009/2010
Legami di sensibilità
Sodalis CSV Salerno
www.csvsalerno.it
Il progetto il Fuoco dal Mare è finalizzato alla conservazione e tutela del patrimonio boschivo nostrano attraverso una campagna di sensibilizzazione che mira a prevenire gli incendi boschivi.
Il tema portante è quello del bosco inteso come bene comune ed, in quanto tale, insostituibile per la salute e la sicurezza dei cittadini. Lo strumento è quello della prevenzione, al fine di responsabilizzare la coscienza civica dei cittadini e metterli in rete con gli enti preposti alla gestione delle emergenze legate agli incendi.
Il bosco è un bene di tutti: il ripristino della legalità, in una società che si vuole più giusta e sostenibile, parte da ognuno di noi, anche attraverso l’azione del volontariato.
Cos’è il Bosco
Una concentrazione di alberi alti a partire da 5m estesa per un’area di almeno 5.000mq.
Un bosco si compone di vari strati:
1. Lettiera, l’insieme del fogliame caduto
2. Briofite, uno strato di muschi con piccole piante
3. Strato erbaceo
4. Strato arbustivo, formato da piante legnose prive di fusto
5. Strato lianoso, costituito da piante che crescono su altre piante
6. Strato arboreo è quello degli albri.
La presenza di muschi e licheni sui tronchi sono importanti testimoni della qualità dell’aria.
La fustaia è un bosco coperto da alberi di alto fusto.
Il boschetto ha una superficie compresa tra i 1.000 ai 5.000 mq.
L’albereta ha un’estensione inferiore a 1.000 mq.
La zona di rimboscamento è un boschetto che ha gli alberi di altezza inferiore a 5m.
La riparia è una formazione con larghezza inferiore ai 20m.
Le radure sono zone del bosco transitoriamente prive di vegetazione arborea e quindi di alberi ad alto fusto.
Le foreste coprono ampie fasce di terra estesa e del tutto incolta.
I boschi cedui sono quelli in cui gli alberi vengono controllati e curati dalla mano dell’uomo. Possono essere monofiti o puri – costituiti da un’unica specie, es. pinete, faggete – oppure polifiti o misti – costituiti da più specie; coetanei oppure disetanei, in quest’ultimo caso quando le piante hanno età diverse.
Il Bosco bruciato cause ed effetti
Foreste e concentrazioni arboree hanno da sempre rappresentato una risorsa fondamentale per l’uomo.
Un bene comune a tutti gli uomini. Utili al mantenimento degli equilibri della biosfera, alberi e boschi sono una presenza che percepiamo come costante sulla crosta terrestre, ma che con il tempo sta diventando una illustre assenza.
“C’è stato un tempo in cui una scimmia che fosse partita da Roma saltando da un albero all’altro poteva arrivare in Spagna senza mai toccare terra”, scrive Calvino.
Questo manto di alberi che ricopriva l’Europa e l’Italia di anno in anno è stato ridotto dall’incidenza dell’uomo e dalla sua necessità di “isolarsi” dalla natura per dominarla.
Una delle principali cause della riduzione delle aree boschive su scala mondiale è, di fatto, la mano dell’uomo. Uno degli strumenti più frequenti è il fuoco.
Le principali cause degli incendi sono tre:
1. Fattori naturali: stagione estiva, alta temperatura e boscaglia secca favoriscono le conflagrazioni, perché veicolano il fuoco, mentre in contesti di vegetazione rigogliosa le possibilità sono più basse
2. Fattori antropici: spopolamento delle aree collinari e montuose con conseguente abbandono di rifiuti facilmente infiammabili nelle aree boschive
3. Fattori economici, interessi di quanti appiccano consapevolmente il fuoco per avere un tornaconto personale immediato oppure sul lungo tempo.
Gli effetti sono gravi per l’ambiente e si ripercuotono su tutta la comunità:
1. Impoverimento del manto vegetale e del mondo animale
2. Essiccamento prolungato del suolo
3. Limitata circolazione dell’acqua piovana a livello dell’humus
4. Instabilità dei suoli – frane e smottamenti
5. Emissioni di CO2 e riduzione dell’ossigenazione
6. Dispendio di fondi pubblici per domare gli incendi e per il successivo rimboschimento
7. Desertificazione e cementazione.
Come prevenire un incendio
Salvare i boschi significa dunque tutelare la nostra salute e la nostra sicurezza. Ma come fare? Il patrimonio boschivo italiano è tutelato dalla legge quadro 353/2000, in materia di antincendio.
Lo strumento più efficace è l’educazione alla prevenzione . I risultati del monitoraggio Ecosistema Incendio, condotto da Legambiente e Protezione Civile, nell’ambito della famosa campagna “Non scherzate col fuoco”, si è chiuso nel 2008 con un bilancio positivo rispetto al trend degli ultimi tre anni: gli incendi, infatti, sono diminuiti del 40% con conseguente riduzione delle aree colpite. Grazie alle campagne di sensibilizzazione condotte dalla Protezione Civile, dal Corpo Forestale di Stato e da Legambiente, gli incendi di natura colposa sono diminuiti di due punti percentuali – dal 15 al 13% , questo perché grazie alla divulgazione delle buone regole da adottare ai fini della prevenzione, è possibile creare una catena umana di solidarietà e tutela per i nostri boschi ed in ultima analisi per noi stessi.